venerdì 17 agosto 2012

Assange e l'asilo diplomatico

Di recente, il Ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha commesso una gaffe dalle gravi ripercussioni diplomatiche. Egli ha minacciato di fare un blitz nell'ambasciata dell'Ecuador per catturare Julian Assange, reo di aver violato la libertà vigilata impostagli dal Regno Unito.


Questa affermazione rischierebbe di mettere in seria difficoltà la diplomazia di Sua Maestà. Infatti, essa consiste in una minaccia di non rispettare la Convenzione di Vienna del 1961, sulle relazioni diplomatiche, in particolare il principio dell'inviolabilità della missione diplomatica e dei suoi locali.

Tuttavia, l'ambasciata dell'Ecuador ha applicato un principio riconosciuto solamente nei paesi Latino Americani, osssia il principio dell'asilo diplomatico. Tale principio, molto simile all'asilo politico, consiste nel dare asilo ad un soggetto, perseguitato dalle autorità dello Stato accreditatario, all'interno dei locali dell'ambasciata, permettendo quindi all'individuo in questione di godere dei benefici tipici di un rifugiato politico.

Nella tesi "Le immunità degli agenti diplomatici" sono ampiamente spiegati sia il concetto dell'inviolabilità dei locali della missione che quello dell'asilo diplomatico.

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